Frammento di ceramica figurata

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OGGETTO
Frammento di ceramica figurata
MATERIA E TECNICA
Argilla/ invetriatura
PROVENIENZA
Frigento: cisterne
DATAZIONE
sec. XIII
MISURE
cm largh. 8; h. 7
COLLOCAZIONE
Carcere Borbonico
SEZIONE
Irpinia
SALA
29

Questo frammento figurato, di incerta interpretazione, è un esempio di ceramica invetriata.
L’invetriatura era una tecnica applicata a manufatti ceramici con caratteristiche funzionali diverse (vasi da mensa, contenitori di varia tipologia, lucerne), prodotti tra l’età ellenistica e l’AltoMedioevo.
Tale procedimento fu per la prima volta utilizzato dal popolo mesopotamico dei Caldei nella città di Babilonia, intorno al 570 a.C., per costruire la porta di Ishtar, costituita da due torri difensive rivestite da mattonelle invetriate di colore blu scuro.
Si tratta di un rivestimento impermeabilizzante che viene realizzato applicando alle terrecotte dipinte una vernice a base di silice e piombo che, una volta cotta, si vetrifica diventando lucida e compatta. Di regola la vetrina era trasparente ma talvolta venivano aggiunti dei pigmenti: ossido di ferro per ottenere una colorazione rossa o bruna, e ossido di rame per una colorazione blu e verde.
Particolarmente diffusa nell’Alto Medioevo, in Italia, era la ceramica invetriata al piombo, che si sviluppava in differenti stili regionali.

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