Il viaggio nella Terra di Mezzo


La nuova sezione del Museo Irpino, Irpinia. Memoria ed evoluzione, centro e cuore pulsante dell’intero progetto museografico del Carcere Borbonico, è una guida all’evoluzione storica e culturale dell’inesplorata Irpinia. Il percorso nasce dalla volontà di raccogliere, riconoscere, condividere e comunicare le diverse anime di una “terra di mezzo”, dove si media tra mare e mare, tra vinti e vincitori, tra eroi e mercanti, tra guerrieri e agricoltori.
Il percorso allestitivo va quindi inteso come un viaggio che sintetizza le peculiarità che hanno segnato le vicende storiche di questa terra di transito, a cavallo di aree produttivamente privilegiate, la pianura campana ed il tavoliere pugliese, rappresentate nella loro coerenza come testimonianze di una frequentazione umana che non ha mai visto alcuna soluzione di continuità. Un pendaglio in bronzo di 3000 anni fa, prima rappresentazione antropomorfa rinvenuta in Irpinia, frammenti di ceramica preistorica incisa, statuette lignee dal ribollente lago della Mefite, un’ara circolare in marmo dal foro della città romana di Abellinum, una moneta d’oro bizantina ed altri oggetti, scandiscono le tappe più significative della storia dell’Irpinia e di come essa sia stata luogo di insediamenti e di presenza umana in epoche preistoriche, protostoriche e storiche. Tali oggetti, provenienti da diversi contesti di scavo e dalla collezione Zigarelli, dialogano con le installazioni multimediali, di tipo didattico come la ricostruzione della tomba del capo tribù della necropoli di Madonna delle Grazie, il touch dedicato all’incastellamento o quello relativo alle eccellenze enogastronomiche d’Irpinia, con installazioni dal forte impatto emotivo come “I wilderness: racconti di una terra” e di tipo immersivo come quella che ci descrive un luogo impervio quale la valle d’Ansanto e il culto della Mefite.