Vaso a saliera
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OGGETTO
Vaso a saliera
MATERIA E TECNICA
impasto bruno/modellato a mano
PROVENIENZA
Mirabella Eclano, loc. Madonna delle Grazie, T. 8
DATAZIONE
III millennio
MISURE
h. 13,1; diam. 37
COLLOCAZIONE
Palazzo della Cultura
INVENTARIO
n. 641
SEZIONE
Archeologica
SALA
II
Di forma particolare e quasi unica nell’Età del Rame (4000-2.200 circa), il vaso gemino o “a saliera” prende il nome proprio dalla somiglianza con le moderne saliere. Si caratterizza per la presenza di due elementi uguali, uniti con una sorta di “ponticello”, e di una grande ansa (manico) orizzontale. In età preistorica i vasi venivano realizzati a mano secondo la cosiddetta “tecnica a colombino”. Si tratta di uno dei metodi più antichi per creare oggetti in argilla, che veniva modellata in forma di corda o di colombino appunto. I colombini venivano poi avvolti e amalgamati l’uno sull’altro, dando forma all’oggetto. I vasi venivano poi fatti essiccare al sole o cotti in appositi forni (fornaci).