Feluca

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OGGETTO
Feluca
MATERIA E TECNICA
Stoffa/piume/decorazioni
DATAZIONE
Post 1860
MISURE
cm lungh 40
INVENTARIO
n.9
COLLOCAZIONE
Carcere Borbonico
SEZIONE
Risorgimento
SALA
4

La feluca, in feltro con applicazioni in piume di struzzo nere, coccarda tricolore con monogramma di Vittorio Emanuele II e cappio in metallo dorato, interno in seta con alluda in pelle naturale, è appartenuta al generale Lorenzo De Conciliis. Di famiglia borghese, lasciò gli studi per intraprendere la carriera militare. Inquadrato nell’ esercito regio come alfiere, già nel 1799 aderì alla Repubblica partenopea. Caduta la repubblica, sotto la quale aveva raggiunto il grado di capitano, riuscì a fuggire da Napoli e a evitare in tal modo la prima repressione borbonica. Negli anni che seguirono ricoprì importanti ruoli militari sia sotto le insegne borboniche che durante il decennio francese. Con la restaurazione mantenne lo stesso grado avuto nel periodo Murattiano e in questo frangente storico si avvicinò agli ambienti della carboneria. Nel 1820 fu tra i protagonisti dei moti liberali che investirono il Regno. Tuttavia gli eventi del 1821 lo costrinsero ad una lunga fuga in diversi stati europei, ritornò in Irpinia soltanto nel 1848. Qui fu eletto al parlamento napoletano ma la feroce reazione di Ferdinando II lo spinse a ritirarsi a vita privata. Nei primi giorni di settembre del 1860, sebbene avesse ormai ottantaquattro anni, tornò sulla breccia e capeggiò un nucleo di liberali irpini, che intendeva liberare la provincia prima dell’arrivo dell’esercito garibaldino. L’azione non fu coronata da successo e ad Ariano gli insorti furono cacciati dai cittadini e da truppe fedeli ai Borboni. Il 7 settembre il De Conciliis fu proclamato dai liberali prodittatore del governo provvisorio irpino. Demandato subito il potere a Garibaldi, l’11 sett. fu nominato da questo maggior generale. Nel 1861 il governo italiano lo collocava a riposo coi gradi di luogotenente generale e lo nominava senatore. Morì ad Avellino il 2 ottobre 1866.

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