Denario degli insorti italici con guerriero e toro accovacciato
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OGGETTO
Denario degli insorti italici con guerriero e toro accovacciato
AUTORITÀ EMITTENTE
Insorti italici
MATERIA E TECNICA
Argento / Coniazione
PROVENIENZA
Incerta
ZECCA
Bovianum
DATAZIONE
91-87 a.C.
MISURE
Peso: 3,72 gr.; diam. 20 mm.
RIFERIMENTO
Grella 1990, p. 262, n. 2
COLLOCAZIONE
Palazzo della Cultura
SEZIONE
Archeologica
SALA
V
COLLEZIONE
Collezione Zigarelli
D: Testa laureata di Italia a sinistra con collana e orecchino. Dietro la nuca legenda osca retrograda “VITELIV”
R: Guerriero in piedi con testa elmata volta a destra. Si appoggia con la destra ad una lancia e con la sinistra sull’elsa della spada. Il piede sinistro insiste su qualcosa. Di fianco vi è un toro accovacciato. In esergo, lettera di controllo R retrograda
Questo denario fu battuto probabilmente a Bovianum (Bojano, in provincia di Campobasso) intorno all’89 a.C. dalle popolazioni della lega italica alleatisi tra di loro contro Roma. Il risultato fu, dopo anni di guerra e di scontri, l’estensione della cittadinanza romana agli italici.
Queste monete si rifacevano al denario della monetazione romana e la loro circolazione continuò anche dopo la conclusione del conflitto, circolando insieme ai denari romani “ufficiali”.
Sul dritto è raffigurata la testa di Italia con la scritta VITELIV, trascrizione in osco del latino ITALIA (la parola “VITELIV” significherebbe “abitanti della terra dei Vitelli”). Si tratta di una delle prime testimonianze epigrafiche dell’uso del nome Italia. Al rovescio, invece, è rappresentata la scena di un guerriero italico in piedi che calpesta quello che è stato interpretato come il cadavere di una lupa o i resti di una insegna romana. Di fianco vi è un toro accovacciato, simbolo della lega italica.